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Portogallo, il balcone sull'oceano""Amo il Tago perché sulla sua riva c'è una grande città... Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole" (Fernando Pessoa) COME ARRIVAREIl viaggio in auto è abbastanza lungo (circa 2.500 Km dall'Italia Centrale); in alternativa c'è l'aereo con la possibilità di voli diretti da Roma o Milano su Lisbona con la compagnia di bandiera TAP, oppure, servendosi di altre compagnie europee ed effettuando scali intermedi, si può avere il vantaggio di partire, con la stessa tariffa, anche da altre città italiane (es. Firenze). Il prezzo medio è di circa £. 600.000 A.R. ITINERARIO CONSIGLIATO in 15 giorniPartenza e ritorno a Lisbona, visita del paeseGiorni 1 ÷ 5: A Lisbona, fulcro storico e culturale del paese, sono da dedicare come minimo tre giorni da spendere a spasso per l'Alfama, il Barrio Alto e la Baixa settecentesca, con visita della Cattedrale, del Castello Sao Jorge e, in periferia, del Mosteiro dos Jeronimos con la vicina Torre di Belem. Da Lisbona si attraversa il Tejo sull'imponente ponte del XXV Aprile dirigendosi verso sud lungo la costa atlantica, con alcune deviazioni verso la spiaggia (Cabo Sardao, Praia de Odeceixe). Si entra in Algarve, regione "invasa" dal turismo anglosassone e da un'edilizia disastrosa (Portimao), ma che offre comunque molte cose interessanti: Cabo de Sao Vicente e Ponta de Sagres con la sua fortezza, Lagos con bellissime scogliere, e infine Faro. Interessante deviazione per Silves, antica capitale araba della regione. Giorni 5 ÷ 10: Da Faro ci si addentra nel selvaggio Alentejo attraverso la Serra do Malhao con sosta a Mertola, piccolo centro arroccato sul Rio Guadiana; percorrendo sterminate distese di grano punteggiate di querce da sughero, si arriva a Monsaraz, bellissimo villaggio fortificato a guardia del confine spagnolo. Tornando verso ovest si trova Evora, storico quartier generale dei Gesuiti, ricca di monumenti e vestigia romane. Nelle vicinanze Arraiolos, famosa per la produzione di tappeti. Attraverso centri agricoli come Estremoz (da vedere l'immensa piazza dove ogni sabato si svolge il mercato), si arriva a Marvao, altro borgo fortificato di confine, ed al vicino Castelo de Vide con il suo quartiere ebraico. Lasciato l'Alentejo, dirigendosi verso nord, si può attraversare la Serra de Estrela (le montagne più alte del paese) oppure, più velocemente, tornare verso la costa e percorrere l'autostrada. Villa Real, capoluogo del Tras os Montes, è da vedere anche solo per il Solar Mateus, residenza barocca il cui nome è reso famoso dall'omonimo vino rosato. A proposito di vino, per raggiungere Porto si può percorrere la regione di vigneti lungo il Douro oppure deviare per Guimaraes e Braga (da vedere il Bom Jesus, santuario preceduto da un'interminabile scalinata barocca). Giorni 10 ÷ 15: Porto merita attenzione per il centro storico la cui architettura è chiaramente influenzata dai contatti commerciali e politici con la Gran Bretagna (vedere la Cattedrale, il ponte sul Douro ed eventualmente fare una sosta presso una delle tante cantine nella zona periferica di Villa Nova de Gaia). Ritornando verso sud si trova Aveiro, città lagunare e importante porto di pesca e, percorrendo la costa, Praia de Mira e Praia da Tocha con la lunghissima sequenza di dune. Sosta obbligatoria a Coimbra, principale città studentesca del Portogallo (centro storico, zona universitaria) e, se si ha del tempo a disposizione, al Parco Nacional de Bucaco, ricco di specie arboree provenienti da ogni parte del mondo. Proseguendo si giunge in prossimità di Fatima, la cui enorme basilica presenta un interesse esclusivamente religioso. Invece da non perdere è Batalha con il suo stupendo monastero gotico-manuelino (chiesa, chiostro e "cappelle imperfette"); nella vicinanza altro importante edificio religioso si trova ad Alcobaca. Sempre nella zona c'è Tomar, città dei templari con la sua fortezza dalle complicatissime strutture; nelle vicinanze è interessante la visita del castello di Almourol, solitaria rocca su di un isolotto nel Tejo. Dirigendosi verso Lisbona si trova Nazarè, paese di pescatori, e Obidos, altro bianchissimo tipico borgo portoghese. Si può far rientro nella capitale percorrendo la costa ricca di spiagge, toccando Cabo da Roca, estremità occidentale del continente europeo, Sintra e Cascais, residenza di esilio dell'ultimo Re d'Italia. |
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DOVE DORMIRE E' possibile scegliere fra numerose pensao (pensioni) o hotel di tutti i livelli; diffusi e comodi anche i motel. |
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DOVE MANGIARE La gastronomia portoghese è una delle peculiarità di questo paese: il pesce è il piatto nazionale ma anche la carne (manzo e maiale) è molto diffusa. |
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CONSIGLI- Le carte di credito più comuni sono accettate quasi ovunque per cui è consigliabile limitare la valuta da portare; se si è in possesso di bancomat del circuito CIRRUS MAESTRO o equivalenti, è possibile prelevare direttamente escudos a qualsiasi sportello automatico, con migliore trattamento economico rispetto al prelievo con carta di credito. DA NON PERDERE
- Scorrazzare con i tram di Lisbona (electricos); il n° 28 attraversa tutti i quartieri più tipici della città. |
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CURIOSITA'
La realtà portoghese del '900 è descritta nei romanzi di Pessoa e Saramago, mentre i suoni di questo paese si ritrovano nel fado, espressione della velata tristezza (saudade) del popolo lusitano, attraverso le canzoni di Amalia Rodrigues e, ai giorni nostri, di Teresa Salgueiro, dolcissima voce dei Madredeus.
Sul grande schermo il regista Wim Wenders ha reso un grande omaggio alla capitale con il suo "Lisbon Story"; sempre ambientato a Lisbona è "Sostiene Pereira" ,dall'omonimo romanzo di Tabucchi, una delle ultime interpretazioni di Marcello Mastroianni. |
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GUIDE E LINKS
La classica guida verde Touring può essere integrata con "Portogallo" della collana CLUPGUIDE come sempre molto utile per le informazioni storiche, sociali e culturali del paese. |